giovedì 16 febbraio 2012
Udinese, è emergenza fino a fine stagione?
La proverbiale sagacia di patron Pozzo, stavolta, potrebbe aver fatto cilecca. Nel momento in cui l'Udinese sembrava essersi installata stabilmente nella terza piazza del Campionato, il presidente dell'Udinese avrebbe potuto un piccolo sforzo in più e assicurare all'allenatore della sua squadra, Francesco Guidolin, almeno un attaccante in più. L'Udinese, già ridotta ai minimi termini in attacco dopo la partenza del niño maravilla Sanchez (rimpiazzato solo con il ritorno alla casa base dell'eternamente infortunato Barreto), dovrà scontare adesso l'assenza del capitano, il giocatore simbolo, Totò Di Natale.
L'infortunio (una micro-frattura) non dovrebbe tenerlo lontano dai campi per troppo tempo, ma, insieme ad altri inquietanti segnali, la notizia costituisce un campanello d'allarme. Con Isla operato, l'Udinese perde una pedina fondamentale fino al termine della stagione. Senza Badu, anch'egli finito sotto i ferri, i friulani perdono un alternativa a centrocampo, in un reparto dove già finivano per giocare sempre i soliti. Adesso, inoltre, tutto il peso dell'attacco finirà sulle spalle di Floro Flores, che l'anno scorso era ai ferri corti con Guidolin.
Se a questi elementi si aggiunge la prima sconfitta interna, patita contro il Milan, quando i bianconeri sembravano avere la partita in pugno, beh, allora, lo scenario diventa tutt'altro che roseo. Ripetiamo, se patron Pozzo avesse tirato un po' meno a far quattrini, e si fosse regalato un attaccante in più, a questo punto la rosa dell'Udinese sarebbe stata tranquillamente in grado di continuare a competere sui due fronti del Campionato e dell'Europa League (a partire dal match di stasera contro il Paok).
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