giovedì 13 gennaio 2011

Gli Australian Open 2011

Gli Australian Open avranno inizio lunedi 17 gennaio 2011 insieme ai pronostici Australian Open: in attesa che venga stabilito il tabellone maschile, è stata diramata la lista delle teste di serie femminili. Ecco le prime dieci: al primo posto troviamo Caroline Wozniacki seguita da Vera Zvonareva, Kim Clijsters, Venus Williams, Samantha Stosur, la nostrana Francesca Schiavone, Jelena Jankovic, Victoria Azarenka, Na Li e Shahar Peer. L'altra italiana Flavia Pennetta sarà la testa di serie numero 22. In generale, il programma è in ritardo a causa del maltempo che sta funestando l'intero continente australiano. Purtroppo, le previsioni del tempo annunciano ancora pioggia nei prossimi giorni. Le partite di qualificazione a questa grande competizione tennistica devono ancora completarsi proprio a causa del maltempo. Tutti aspettano la prima schiarita, dunque, per seguire le nostre beniamine in diretta tennis (Anna Floris e Corinna Dentoni su tutte).

Per quanto riguarda la competizione maschile, invece, si prevede un'altra sfida a distanza tra lo spagnolo Rafa Nadal e lo svizzero Roger Federer. i loro incontri in tennis live trasmettono sempre grandi emozioni ai tifosi. I probabili tennisti italiani in gara potrebbero essere Simone Vagnozzi, Simone Bolelli, Marco Crugnola, Alberto Brizzi e Flavio Cipolla che dovranno superare la fase di qualificazione per vedersi aperte dinanzi a loro le porte del Grande Slam. Speriamo di potere arrivare a dedicare pronostici tennis degni di nota anche per loro.

Concludiamo il post odierno parlando del futuro. In questi giorni si parla molto di Gianluigi Quinzi, tennista italiano quattordicenne che in soli quattro mesi ha trionfato in Honduras, Porto Rico, Santo Domingo e nelle Antille Olandesi. Si vocifera in giro che la grande capacità di questo ragazzo sia quella di adattarsi a tutte le superfici di gioco. Speriamo bene: dopo Pietrangeli e Panatta il tennis maschile italiano deve tornare a produrre quei talenti che mancano ormai da troppo tempo all'appello.

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